Cantine Bianchi: un legame profondo con la tradizione e l’innovazione del Marsala
Le Cantine Bianchi trovano casa in un luogo carico di storia e fascino: il celebre baglio che appartenne alla famiglia inglese Woodhouse. Fu proprio attorno al 1770 che questa famiglia diede vita a una delle prime attività industriali di lavorazione del Marsala, sfruttando le straordinarie qualità organolettiche del vino prodotto nelle campagne marsalesi. Ancora oggi, questa imponente dimora racchiude il cuore pulsante dell’azienda, valorizzando un patrimonio architettonico unico fatto di magazzini disposti intorno a un cortile centrale, dove riserve pregiate riposano in fusti e botti di diverse dimensioni.
Il baglio, parzialmente ristrutturato dalla famiglia Bianchi, ospita non solo l’impianto di produzione e imbottigliamento, ma anche la barricaia e le aree dedicate allo stoccaggio di distillati e liquori. Al suo interno si trova anche un raffinato punto vendita dove è possibile assaporare i prodotti più esclusivi dell’azienda, in un’atmosfera che unisce storia e passione artigianale.
Marsala e la famiglia Bianchi: una storia di eccellenza nel mondo dei distillati
Situata sulla punta occidentale della Sicilia, Marsala è una terra indissolubilmente legata al vino. Qui il sole generoso e il clima mite hanno da sempre favorito la coltivazione di uve pregiate che hanno reso celebre il territorio nel mondo. È proprio questo contesto che affascinò Leone Bianchi, un armatore toscano che, dopo anni di esperienza nella distribuzione del Marsala nel nord Italia, decise di stabilirsi nella zona per iniziare una propria produzione vinicola.
Dal 1950, sotto la guida di Giuseppe Bianchi, la cantina prese una direzione innovativa: anziché puntare su vini da tavola o sul tradizionale Marsala, la famiglia scelse di specializzarsi in distillati di nicchia, originali e di alta qualità. Questa strategia portò a importanti riconoscimenti, soprattutto grazie a prodotti esclusivi come le Grappe di Sicilia – prodotte sin dal 1967 – e il pregiato brandy, che conquistarono rapidamente ampi spazi sui mercati nazionali e internazionali.
Oggi, con la terza generazione guidata da Claudio Bianchi, le Cantine Bianchi continuano a innovare mantenendo saldo il legame con la tradizione. La piccola distilleria artigianale all’interno del baglio Woodhouse è il laboratorio dove nascono eccellenze come:
- L’Amaro Segesta, dalle note uniche e avvolgenti
- Il Brandy “Leone Bianchi” Extra Old, simbolo di raffinatezza e maturità
- La Grappa del Fondatore “Leone Bianchi”, orgoglio e omaggio alle radici dell’azienda
Due importanti indicazioni geografiche protette, Grappa di Sicilia e Grappa di Marsala, testimoniano il valore e l’unicità di questi distillati. Le Cantine Bianchi rappresentano così un connubio perfetto tra tradizione, coraggio e innovazione, qualità che da sempre le permettono di eccellere nel panorama enogastronomico italiano.
Il simbolo di Marsala: le torri dei Silos
Un altro elemento che contraddistingue l’azienda e il suo territorio sono i Silos, tre torri cilindriche alte 24 metri progettate dall’ingegnere Luigi Giustolisi negli anni ’60. Queste strutture imponenti, terzo edificio più alto della città dopo il Grattacielo e la Cupola della Chiesa Madre, dominano lo skyline all’ingresso del porto turistico di Marsala. Grazie al loro affaccio privilegiato sul mare, sembrano quasi accogliere i visitatori in una terra di storia, passione e prodotti di eccellenza, rappresentando un vero simbolo dell’economia vitivinicola locale.
Qui, tra tradizione e modernità, le Cantine Bianchi si confermano custodi di una storia secolare e protagoniste di un futuro fatto di qualità e distintività.