La tradizione secolare della Distilleria Genziana
La Distilleria Genziana rappresenta un pezzo autentico della storia artigianale italiana, radicata profondamente nella tradizione della Val Rendena sin dall’inizio del XIX secolo. Un mestiere particolare, quello del fabbricatore di acquavite di genziana, che richiedeva un permesso speciale da parte del Comune per essere esercitato. Questa attività si basa sull’estrazione e la distillazione della radice di genziana, una pianta montana dalle proprietà aromatiche uniche, da cui si ricava uno spirito di carattere e tradizione irripetibile.
Nel 1830, già si attestava l’importanza di questo lavoro grazie a testimonianze come quella di Teresa Boroni, vedova e madre di cinque figli, che con coraggio e dedizione praticava la distillazione di genziana per sostenere la sua famiglia. La sua storia rifletteva una realtà di forti legami con il territorio, dove l’accesso alle radici di genziana era regolamentato e spesso riservato a pochi privilegiati. La famiglia Boroni, in particolare, si è distinta nei decenni per aver ricevuto permessi speciali per la raccolta e la trasformazione della genziana sull’Alpe Covel, consolidando così una tradizione famigliare che si sarebbe tramandata per generazioni.
L’evoluzione della distillazione tra tradizione e innovazione
La vera attività artigianale della Distilleria Boroni iniziò ufficialmente nel 1849 con l’iscrizione alla Camera di Commercio di Trento. Da allora, passo dopo passo, la famiglia ha affinato un metodo unico e meticoloso per distillare la genziana, portando avanti una tradizione che unisce pazienza, esperienza e passione. Cesare Boroni, bisnonno dell’attuale titolare, fu il grande artefice di questa evoluzione, seguito da suo figlio Giovanni, che sviluppò l’attività e ricevette importanti riconoscimenti, come il secondo premio alla prima Esposizione dell’artigianato delle Giudicarie negli anni ’20, un attestato di qualità che ancora oggi è orgogliosamente visibile sull’etichetta.
La distilleria si è mantenuta fedele alla lavorazione artigianale, dedicandosi non solo alla genziana ma anche alle radici di imperatoria e alle bacche di ginepro, un trio di ingredienti che conferisce unicità alle loro acquaviti. Dopo una pausa nel 1972 per motivi familiari, l’attività è ripresa nel 2000 grazie a Giulio Boroni e alla sua famiglia, che hanno voluto riportare alla luce un’eredità preziosa, rispondendo a un desiderio collettivo di non perdere un patrimonio così radicato nel territorio e nelle tradizioni locali.
La Distilleria Genziana non è solo un produttore di liquori: è il custode di una storia fatta di lavoro lento, amore per la natura e per una materia prima straordinaria che nasce sulle montagne italiane. Una testimonianza viva di come la valorizzazione del territorio possa convivere con un’artigianalità raffinata e ricca di valori storici.