Distilleria Giovanni Poli Santa Massenza: un’eccellenza della grappa trentina
La Distilleria Giovanni Poli Santa Massenza si erge come custode di un patrimonio unico, frutto di generazioni di distillatori attivi in uno dei luoghi simbolo della grappa italiana: Santa Massenza, cuore pulsante del Trentino. Questo piccolo borgo vanta una tradizione distillatoria che affonda le radici nel passato e che, fino agli anni ’80, vedeva operare ben 13 distillerie artigianali contemporaneamente.
Giovanni Poli, figura di spicco negli anni ’70, ha segnato un punto di svolta grazie alla sua passione e alla continua ricerca della qualità. In sinergia con colleghi distillatori innovatori, ha trasformato la grappa da prodotto considerato di scarso valore a eccellenza enogastronomica riconosciuta a livello nazionale. Il segreto sta nell’attenzione maniacale alla materia prima e nell’impiego sapiente di un alambicco discontinuo a bagnomaria, evoluzione del modello creato dal celebre trentino Tullio Zadra. Questo metodo permette di preservare pienamente le essenze e le fragranze naturali, rendendo ogni distillato un’esperienza sensoriale autentica e raffinata.
Nonostante gli sviluppi tecnologici e le dinamiche di mercato, la distilleria Poli ha mantenuto intatte la filosofia e la manualità che fanno la differenza. Ogni fase del processo produttivo è un rito che omaggia la tradizione e garantisce un risultato finale di alta qualità, con prodotti unici e pregiati.
Santa Massenza: culla secolare della grappa artigianale
La storia della grappa artigianale a Santa Massenza affonda le sue radici nel Cinquecento: qui, infatti, sorgeva la celebre “mensa vescovile”, azienda agricola che forniva delizie gastronomiche per il Concilio di Trento. Il distillato era sotto il controllo del Principe Vescovo, unico autorizzato a distillare e regolare il commercio dell'acquavite.
Nel XVIII secolo, documenti d’archivio testimoniano la presenza di due alambicchi nel Palazzo Vescovile, dove Antonio Poli, avo degli attuali proprietari, era coinvolto nella produzione. Successivamente, durante l’Impero austroungarico, molti contadini ottennero licenze per la produzione domestica di grappa, dando vita a un fermento diffuso in tutto il borgo.
L’autunno a Santa Massenza era una vera e propria “fucina alcoolica” in cui la distillazione era praticata con orgoglio e rigore. Le regole erano imprescindibili: sotto la dominazione asburgica, ad esempio, il permesso per “la cotta delle vinacce” durava massimo 24 ore. Questa disciplina, a lungo rispettata, è emblema di una tradizione contadina fatta di civiltà e rispetto, che si perpetua ancora oggi in molte distillerie locali.
Il legno di pino, ricco di resina, veniva scelto con cura per alimentare il fuoco che avvolgeva il paiolo, fornendo un calore costante e omogeneo. L’esperienza nel gestire questo elemento era fondamentale per una distillazione corretta, che valorizzasse al massimo le vinacce. Santa Massenza, insomma, ha guidato nei secoli l’evoluzione dell’arte distillatoria, rimanendo un riferimento imprescindibile nella produzione di grappa di alta qualità.
Elementi distintivi della Distilleria Giovanni Poli
- Tradizione centenaria radicata nella storia del territorio
- Uso di alambicchi discontinuo a bagnomaria, frutto di un’evoluzione tecnica che esalta le essenze naturali
- Passione e cura artigianale in ogni fase del processo produttivo
- Rispetto delle antiche regole contadine e delle tempistiche rigorose di distillazione
- Produzione di grappe dall’elevata qualità, riconosciute nei circuiti enogastronomici più esigenti
La Distilleria Giovanni Poli rappresenta un esempio luminoso di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere armoniosamente, dando vita a distillati che narrano la storia di un territorio e di una cultura secolare, celebrata in ogni sorso.