Abbazia di Santa Maria de Olearia a Maiori
L'Abbazia di Santa Maria de Olearia è uno straordinario esempio di architettura e arte medievale situato lungo la celebre Strada Statale Amalfitana, a circa 4 km dal centro di Maiori, nel cuore della Costiera Amalfitana. Incastonata in una parete rocciosa naturale con una vista panoramica sul mare, l’abbazia rappresenta un luogo ricco di storia e spiritualità, apprezzato non solo per la sua valenza artistica ma anche per il contesto ambientale unico.
Storia e architettura
La sua fondazione risale tra il 973 e il 987, quando il monaco eremita Pietro, insieme al nipote Giovanni, ottenne il permesso dal vescovo Leone II di Amalfi per edificare un cenobio dedicato a Santa Maria. Il nome "de Olearia" deriva dalla presenza di un frantoio per la produzione di olio nei dintorni, segno di una comunità fortemente legata alla natura e alle risorse locali. Nel corso dei secoli, l’abbazia si è evoluta, passando da un semplice eremo a una importante badia benedettina, che raggiunse il suo massimo splendore tra l’XI e il XII secolo.
Il complesso si sviluppa su più livelli, con tre cappelle sovrapposte, ognuna caratterizzata da affreschi che raccontano storie sacre e riflettono l’evoluzione artistica del primo Medioevo in Campania. Fra questi spiccano:
- La cripta, posta a circa dieci metri dalla strada, con affreschi del X secolo raffiguranti santi e scene sacre, attribuiti al monaco benedettino Leone Amalfitano.
- La cappella principale, costruita nel 1110, decorata con splendidi affreschi dell’Annunciazione, della Visitazione e della Natività, realizzati con una particolare cura per i dettagli e la cromia.
- La cappella di San Nicola, al piano superiore, che narra episodi della vita del santo, con particolare attenzione alla sua intercessione per i marinai durante le tempeste.
Valore culturale e visita
Oltre alla sua importanza artistica, l’Abbazia di Santa Maria de Olearia ha rivestito un ruolo significativo nella diffusione della cultura e della spiritualità nella regione, ospitando monaci di diverse tradizioni religiose come benedettini, basiliani e cluniacensi. Nel 1580, il complesso fu incorporato nel Capitolo della Cattedrale di Amalfi, iniziando un periodo di declino che terminò con l’abbandono del sito. Solo nel XIX secolo furono avviati importanti restauri che riportarono alla luce l’antico splendore dell’abbazia.
Oggi l’Abbazia è visitabile in orari stabiliti, offrendo un’esperienza unica per chi desidera immergersi nella storia della Costiera Amalfitana. La sua posizione a picco sul mare e l’atmosfera mistica che si respira tra le pareti affrescate rendono questo luogo una tappa imperdibile per gli appassionati di arte medievale, spiritualità e paesaggi mozzafiato.